Maria Carosella (Università di Bari)
L’articolo affronta la questione del genere grammaticale nel dibattito contemporaneo riguardante l’italiano, evidenziando una connessione tra la questione dell’uso sessista della lingua – in particolare del maschile sovraesteso – e la proposta di creazione di un nuovo genere con morfemi flessionali -ə (singolare) e -3 (plurale) per favorire l’inclusività dei soggetti sessualmente non-binary. Tale cambiamento sarebbe di grande impatto sulla ristrutturazione morfologica dell’italiano e per questo si è aperto un accesissimo dibattito, ancora in corso, di cui qui si dà conto. Nell’ultima parte del contributo si presentano i risultati di una prima ricognizione volta a sondare la conoscenza di -ə e -3 in un campione di utenti.