Carmelo Scavuzzo (Università di Messina)
La ricerca indaga alcuni articoli di Bruno Migliorini apparsi nella stampa periodica e quotidiana dal 1942 al 1961. Nel rivolgere particolare attenzione alla lingua media e al suo funzionamento nella nazione, egli considera la lingua come strumento sociale e sottolinea la necessità che lo studio strutturale arricchisca la ricerca storica. Se Migliorini veste i panni del giornalista militante, mantiene sempre quelli dello storico della lingua, nella persuasione che le testimonianze storiche siano l’indispensabile ausilio a ogni studio sincronico. La ricerca fissa l’obiettivo sull’osservatorio linguistico di Migliorini e sugli elementi che suscitano il suo interesse: lingua letteraria, parole antiche e nuove, locuzioni malamente modellate, stranierismi adattati e no, voci dialettali, lingue speciali. Ne emerge l’azione educatrice di un linguista, che esce dal chiuso dell’accademia e si rivolge ai lettori dei giornali dell’epoca, affinché prendano coscienza del valore e del significato della loro lingua.