Varia
Raffaella Setti (Università degli Studi di Firenze)
Résumé : I criteri che guidano sceneggiatori e registi nella scelta di varietà e tratti linguistici inseriti nei dialoghi filmici non trovano, solitamente, una esplicitazione in testi formulati con tale funzione. Le sceneggiature non prevedono paratesti metalinguistici, così come diari di lavorazione e critiche dedicate ai singoli film non commentano primariamente questi aspetti. In questo contributo, che vuole essere anche un ricordo di Paolo e Vittorio Taviani, ho rielaborato la mia esperienza di studio sulle scelte linguistiche dei due registi, che ho avuto la fortuna di conoscere e di intervistare molti anni fa, proprio per confrontare i miei risultati di ricerca con i loro intenti espressivi mediati dalle scelte linguistiche. Lo strumento dell’intervista, specifica in questo caso a indagare le idee dei Taviani rispetto allo stile e ai registri linguistici, si rivela un utile strumento per far emergere eventuali ideologie sottostanti e mettere ulteriormente in luce la forza espressiva, visiva e sonora, delle loro opere.
Florence Xiangyun Zhang (Université Paris Cité/CRCAO)
Résumé : L’ouvrage de Frantz Fanon Peau noire, masques blancs est une étude de la relation entre le Noir et le Blanc, dans laquelle le langage est considéré comme un poste d’observation privilégié. Dans une perspective de la traduction, l’étude des stéréotypes s’avère primordiale à la fois pour saisir leur sens dans la pensée de Fanon et pour réfléchir au rôle de la traduction dans la circulation de stéréotypes. À travers la manière dont les stéréotypes sont traités dans une langue étrangère, ce qui est mis en jeu n’est pas seulement leur intelligibilité, mais également leur perception et la possibilité de les défaire. Le présent article analyse quelques stéréotypes langagiers étudiés dans l’ouvrage de Fanon ainsi que leur traduction dans les deux versions anglaises existantes, afin de proposer une réflexion traductologique concrète du stéréotype langagier.
Daniela Pietrini (Universität Augsburg)
Résumé : Il secondo classificato all’ultima edizione del Festival di Sanremo è stato il rapper di Secondigliano Geolier con la canzone I p’ me, tu p’ te, interamente in dialetto. La sua partecipazione al festival della canzone italiana ha scatenato un’accesa polemica non tanto e non solo per la sua mancata vittoria nonostante il successo schiacciante al televoto, ma soprattutto per questioni linguistiche. La discussione, che ha coinvolto decine di giornalisti, scrittori, studiosi, “cultori del dialetto”, parlanti comuni e utenti dei social network, si presenta sfaccettata e pluridimensionale: se parte del pubblico ha contestato la legittimità dell’ammissione di una canzone “non italiana” a una competizione dedicata proprio alla canzone italiana, altri hanno criticato con veemenza la correttezza del napoletano del rapper e le sue scelte ortografiche, aspetto particolarmente sorprendente trattandosi di un testo cantato. Il contributo proposto prende spunto dal “caso Geolier” per fare luce sulle ideologie linguistiche sul dialetto (napoletano) nel terzo millennio delineando un quadro dell’immaginario linguistico contemporaneo a proposito del dialetto ed evidenziando inattese valutazioni fortemente normative.
Fabio Rossi (Università di Messina) e Sabine Schwarze (Università di Augsburg)
Résumé : L’articolo parte dalla definizione e dalla storia del concetto di ideologia linguistica e di ideologia tout court, a cominciare dalla fine del XVIII secolo, per poi concentrarsi sulla figura di Antonio Gramsci, intellettuale e politico italiano. L’iniziale carriera da linguista di Gramsci non viene occultata dalla successiva carriera giornalistica e politica, bensì lascia numerose tracce nel suo intero percorso intellettuale. Ciò si manifesta soprattutto nel modo di affrontare temi, ricorrenti negli scritti gramsciani, quali il ruolo e le funzioni della grammatica, le ideologie (anche politiche) alla base della questione della lingua italiana, il rapporto tra lingua e dialetto, la ricerca di una lingua comune, le considerazioni su Ascoli e Manzoni, il ruolo anche politico dell’insegnamento linguistico, la storia degli intellettuali europei, i concetti di prestigio e di egemonia culturale ecc. L’analisi e l’evoluzione di questi temi (dall’iniziale approccio crociano allo studio delle lingue a un conclusivo e precoce approccio sociolinguistico) in numerosi brani tratti dai Quaderni del carcere porta l’autore e l’autrice dell’articolo a considerare il ruolo centrale, e in grande anticipo sui tempi, di Gramsci nella creazione e messa a fuoco del concetto di ideologia linguistica.
Inés Vaño García (Framingham State University)
Résumé : Teniendo en cuenta el surgimiento y posicionamiento de los estudios hispánicos en EE.UU. a principios del siglo XX, este trabajo examina el contexto socio-político, económico y social de ese momento con el objetivo de analizar la polémica terminológica sobre el uso de “América Latina” en la prensa a ambos lados del Atlántico: Las Novedades desde EE.UU. y en El Sol desde España. Sus autores son figuras altamente reconocidas que además fueron partícipes de la creación de la American Association of Teachers of Spanish – AATS (1916). El texto pone en consideración cómo se legitima el estatus del español y cómo se intenta afianzar un mercado lingüístico hacia Hispanoamérica, al mismo tiempo que dicha lengua adquiere un valor práctico y mercantil, a fin de abrir sus puertas internacionalmente. El artículo repara en la controversia terminológica como parte de procesos geopolíticos en los que tanto España, Estados Unidos como América Latina están implicados.
Michele Ortore (Università Europea di Roma)
Source : Daniela Pietrini (ed.) (2023), Lingua e discriminazione. Studi diacronici, lessicali e discorsivi, Lausanne, Peter Lang, p. 370 [ISBN: 978-3-631-90868-6]
Domenica Bruni (Università degli Studi di Messina)
Source : Edoardo Lombardi Vallauri (2024), Le guerre per la lingua. Piegare l’italiano per darsi ragione, Torino, Einaudi, 130 p. [978-88-06-26151-1]
Emiliano Picchiorri (Università di Chieti-Pescara)
Source : Matteo Grassano (2024), Nel turbinio delle parole. Lingua e riflessione linguistica in Alfredo Panzini, Milano, Biblion edizioni (collana “Il debol parere. Itinerari alternativi di storia linguistica italiana”, 4), pp. 290. [ISBN 978-88-33-83374-3]
Venco Carolina (Università degli Studi di Roma Tre)
Source : Raphael Merida, Fabio Ruggiano, Sabine Schwarze (a cura di) (2024), Tradizioni del discorso sulla lingua nella stampa periodica italiana dal Settecento a oggi, Berlino, Peter Lang, 337 p. [ISBN 978-3-631-89286-2]