Primavera 2017 | Numero 5


Dalla rivista letteraria del Settecento al blog nel quotidiano online: questioni intorno alla lingua (italiana) negli articoli d'autore e nelle cronache linguistiche

 

Numero tematico curato da Sabine Schwarze (Universität Augsburg).


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Articoli

  Introduzione al numero Dalla rivista letteraria del Settecento al blog nel quotidiano online

Sabine Schwarze (Universität Augsburg)  

Sommario : Se già nel 2015 alcuni articoli dei numeri tematici 1 e 2 della rivista Circula erano dedicati al ruolo della stampa scritta come luogo della circolazione di ideologie linguistiche e della normalizzazione linguistica nei secoli XX e XXI (cf. Scavuzzo, Fiorentino, Santulli, Rossi), il numero 5 ha per obiettivo un primo sguardo più sistematico sul trattamento di questioni linguistiche nella stampa periodica italiana nell’arco di alcuni secoli. A partire dagli articoli firmati da noti intellettuali e letterati nelle riviste settecentesche i contributi del quinto numero di Circula interrogano, in ordine cronologico, l’itinerario che conduce alla formazione della cronaca linguistica come genere giornalistico particolare, destinato fino a oggi al dibattito pubblico sulla lingua con un progressivo coinvolgimento dei «non addetti ai lavori» che vi partecipano grazie al crescente carattere interattivo dei media.

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  Questioni intorno alla lingua nelle riviste letterarie del primo Settecento

Raphael Merida (Università degli Studi di Messina)  

Sommario : La ricerca indaga alcuni articoli presenti nei giornali settecenteschi, con particolare attenzione alle riviste letterarie della prima metà del secolo. Sotto le vesti di giornalisti, gli intellettuali dell’epoca proponevano le proprie riflessioni linguistiche attraverso saggi e recensioni di opere lessicografiche, incentivando a un maggior interesse nei confronti dei linguaggi speciali. L’italiano così veniva visto come una lingua da arricchire con lo studio della sua grammatica e l’ampliamento lessicale, necessari alla corretta comunicazione. Scopo del lavoro è centrare l’obiettivo sulla sensibilità linguistica dei questi giornali che, si vedrà, in alcuni casi saranno precursori ideologici dei più importanti fogli periodici del secondo Settecento. Si dimostrerà come l’apertura alla modernità e i tentativi di educazione linguistica facciano da tema comune agli articoli presi in esame.

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  Rigutini, l’ideologia puristica e la rubrica Note di lingua sul periodico La Domenica Letteraria

Valentina Allia (Università degli Studi di Messina)  

Sommario : Questo contributo si propone di analizzare alcuni articoli scritti da Giuseppe Rigutini nella rubrica Note di lingua, apparsa sul periodico La Domenica Letteraria tra il 1882 e il 1883. In quanto nucleo costitutivo originario del volume I Neologismi buoni e cattivi più frequenti nell’uso odierno, la rubrica riveste particolare importanza per ricostruire i dubbi dei parlanti del tempo e la loro coscienza linguistica. Tra le questioni affrontate spiccano quelle lessicali, che riguardano principalmente la diffusione e la traducibilità di alcuni forestierismi, in particolare francesismi, sempre più infiltrati nelle maglie dell’italiano. Scopo di questa ricerca è ricostruire l’ideologia linguistica di Rigutini a partire dalle domande poste dai lettori della rubrica e inquadrare la sua figura in relazione all’ideologia puristica.

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  Un caso di cronaca linguistica per la scuola. Ida Baccini e le origini di Lingua Italiana

Alessandra Monastra (Università degli Studi di Messina)  

Sommario : L’articolo indaga le origini di Lingua italiana: cronaca linguistica a carattere preminentemente didattico, pubblicata nel supplemento della rivista La Rassegna Scolastica dal 1896 al 1908. La ricerca si suddivide in tre sezioni: la prima osserva il panorama pubblicistico scolastico italiano del secondo Ottocento; la seconda analizza la rivista, il supplemento e i caratteri principali della rubrica Lingua italiana; la terza, più ampia, presenta la figura di Ida Baccini, prima compilatrice della cronaca, nonché insegnante e scrittrice. Le riflessioni normative esposte dalla Baccini in rubrica sono state, inoltre, confrontate (tramite apposite tabelle sinottiche) con quelle presenti in alcune grammatiche postunitarie, adottate negli istituti scolastici dell’epoca. L’intento principale è quello di delineare il profilo ideologico-linguistico della Baccini, che si presenta, in definitiva, di matrice principalmente manzoniana, con sporadici tratti filotradizionalisti.

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  Le idee linguistiche di Mario Medici nelle pagine del Gatto selvatico

Carmelo Scavuzzo (Università degli Studi di Messina)  

Sommario : Il saggio analizza alcune brevi note del linguista Mario Medici apparse nel Gatto selvatico, rivista dell’Eni pubblicata dal luglio del 1955 al marzo del 1965. Lo studioso di Scandiano registra i mutamenti della lingua del suo tempo, in particolare il rinnovamento terminologico provocato dai progressi della scienza e della tecnica; attraverso le parole nuove o straniere egli intende segnalare con taglio divulgativo le spinte innovatrici che agivano sulla lingua italiana e sollecitare la formazione di una consapevolezza linguistica, a quest’altezza cronologica ancora privilegio di pochi. Una noterella grammaticale (gli usato come dativo femminile e come dativo plurale) e una scheda di onomastica sulla necessità di anteporre il nome al cognome confermano l’intento essenzialmente pedagogico di Medici. Ne vien fuori l’azione garbata di un linguista schietto che parla ai lettori più o meno colti di una rivista aziendale e li esorta a rispettare la lingua materna e nazionale.

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  Un’ideologia linguistica sommersa. La questione della lingua (non solo filmica) nei periodici cinematografici italiani tra il 1936 e il 1945

Fabio Rossi (Università degli Studi di Messina)  

Sommario : Gli interventi di critici cinematografici tra il 1936 e il 1945 nelle principali riviste di cinema italiane, su argomenti di carattere linguistico, precedono di qualche anno la grande stagione del Neorealismo. Il presente contributo, sulla base di 112 articoli raccolti in cinque periodici, mostra l’importanza e la precocità delle discussioni sull’italiano dello schermo. Si tratta di una porzione della questione della lingua e delle ideologie linguistiche finora trascurata dagli studi e, per questo, di grande interesse. I filmologi italiani hanno inaugurato argomenti poi destinati ad ampia fortuna, quali il ruolo e il funzionamento della parola rispetto all’immagine, il doppiaggio, il rapporto tra parlato, scritto e trasmesso, la necessità di una lingua per la comunicazione pubblica e media comprensibile a tutti, il rapporto tra italiano e dialetti. Nella loro veste di addetti ai lavori di un mezzo di massa, gli articolisti qui analizzati hanno compreso, prima dei linguisti, l’urgenza di reperire un codice quasi paradossale: realistico e comprensibile, naturale e universale.

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  Â«Come stiamo a lingua? … Risponde il linguista». La divulgazione del sapere linguistico nelle cronache linguistiche fra gli anni 1950 e il Duemila

Sabine Schwarze (Universität Augsburg)  

Sommario : Il contributo riguarda la retorica dei testi divulgativi su questioni di lingua pubblicati nella stampa italiana nell’arco di un periodo in cui si sono avverate modificazioni sostanziali a livello della norma standard e dell’uso linguistico nelle sfere discorsive alte e pubbliche. Il campione dei testi selezionati come base empirica proviene da cronache linguistiche e cioè da rubriche dedicate dai quotidiani a commenti critici, informativi o anche istruttivi sull’uso «corretto o adeguato» della lingua italiana, e firmate da specialisti nel campo (letterati, filologi, linguisti). Si propone essenzialmente un confronto di due cronache pubblicate fra gli anni 1950 e il primo decennio del Duemila in due dei più rinomati quotidiani nazionali, La Stampa e La Repubblica.

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  D.I.C.O. – Dubbi sull’italiano consulenza online: intervista a Fabio Rossi e Fabio Ruggiano

Sabine Schwarze (Universität Augsburg)  

Sommario :

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Recensioni

  Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali

Rosaria Stuppia (Università per Stranieri «Dante Alighieri» di Reggio Calabria)  

Fonte : Salvatore Claudio Sgroi (2016), Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 412 p. [ISBN: 978-88-209-9777-9]

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  Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso

Daniela Patrini (Martin-Luther Universität Halle-Wittenberg)  

Fonte : Francesco Sabatini (2016), Lezione di italiano. Grammatica, storia, buon uso, Milano, Mondadori, 223 p. [ISBN: 978-88-04-66149-8]

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